Sfatare i miti sul cancro al polmone
Ricevere una diagnosi di cancro è il peggior incubo di tutti. E ci sono molti miti che circondano questa malattia. Esploriamo alcuni miti comuni che circolano sul cancro del polmone e cerchiamo di capire bene come stanno le cose.
Mito n. 1: Non ha senso smettere di fumare se si è fumato per anni
Il fatto
Quando si smette di fumare, il corpo inizia a cambiare e a sperimentare i suoi benefici fin dal primo giorno. Il corpo è in grado di far circolare meglio il sangue e i polmoni sono in grado di svolgere il loro lavoro in modo più efficiente. Il rischio di cancro ai polmoni diminuisce lentamente nel tempo e, a dieci anni dalla cessazione del fumo, il rischio di contrarre la malattia si riduce della metà.
Mito n. 2: Se si ha già il cancro ai polmoni, perché smettere?
Il fatto
Anche dopo la diagnosi, se si smette di fumare si hanno maggiori possibilità di guarigione. Smettere di fumare aumenta la percentuale di successo dell’intervento chirurgico, se necessario, e rende più rapida la guarigione. In assenza di fumo il trattamento è più efficace e le probabilità di morire per altre complicazioni si riducono drasticamente.
Mito n. 3: L’esercizio fisico non ha alcun impatto sul rischio di malattia
Il fatto
Molti studi dimostrano che un’attività fisica regolare riduce le probabilità di ammalarsi di cancro ai polmoni. E non solo: l’esercizio fisico migliora anche la funzionalità polmonare e aiuta a tenere a bada altri disturbi come l’ictus o le malattie cardiache.
Mito n. 4: le sigarette leggere sono più sicure di quelle normali
Il fatto
Le sigarette light sono altrettanto rischiose di quelle normali. Anzi, quelle al mentolo sono più pericolose e creano dipendenza. Le persone tendono a inalare più profondamente le sigarette al mentolo per via della sensazione di raffreddamento che danno.
Mito n. 5: Fumare erba va bene
Il fatto
Fumare erba aumenta il rischio di cancro ai polmoni. Le persone che fumano abitualmente erba fumano anche sigarette normali. Le ricerche suggeriscono che chi fuma entrambe le cose è più esposto al rischio di ammalarsi di cancro ai polmoni.
Mito n. 6: Pipe e sigari sono più sicuri
Il fatto
Non sono più sicuri, anzi sono in grado di causare più danni. Sono a rischio di cancro alla bocca, alla gola, all’esofago e ai polmoni. In particolare, i sigari aumentano le probabilità di contrarre malattie cardiache e polmonari.
Mito n. 7: Il cancro ai polmoni si diffonde con la chirurgia
Il fatto
Molte persone credono che se durante un intervento chirurgico il cancro ai polmoni viene esposto all’aria, si diffonderà e quindi l’intervento chirurgico non è una grande idea quando ci si ammala di cancro ai polmoni. Questa convinzione è del tutto infondata e l’intervento chirurgico per il cancro del polmone, soprattutto nelle fasi iniziali della malattia, offre buone possibilità di guarigione completa.
Mito n. 8: Non è possibile ridurre il rischio di ammalarsi di cancro del polmone
Il fatto
Evitando di fumare, si può sicuramente ridurre la possibilità di sviluppare il cancro ai polmoni. Anche una dieta sana e l’esercizio fisico contribuiscono a ridurre il rischio. Alcune esposizioni ambientali, come il radon, possono aumentare il rischio, così come l’esposizione professionale a determinate sostanze chimiche.
Mito n. 9: Il cancro ai polmoni si può contrarre solo se si fuma
Il fatto
Questo non è vero e infatti la maggior parte delle persone che sviluppano il cancro ai polmoni sono ex fumatori e il 10% delle persone e il 20% delle donne che si ammalano di cancro ai polmoni sono non fumatori.
Mito n. 10: L’inquinamento comporta un rischio molto maggiore del fumo
Il fatto
L’esposizione all’inquinamento atmosferico, in particolare agli scarichi dei motori diesel, comporta un rischio di cancro ai polmoni, ma il rischio è piuttosto ridotto se paragonato a quello del fumo.
Mito n. 11: I giovani non possono avere il cancro ai polmoni
Il fatto
Il cancro ai polmoni è più comune tra le persone anziane, ma può colpire anche i giovani e persino i bambini. Infatti, una forma di cancro ai polmoni chiamata cancro bronchioloalveolare viene diagnosticata sempre più spesso in donne giovani non fumatrici.
Mito n. 12: Se si è troppo vecchi non si può essere curati
Il fatto
L’età da sola non determina la possibilità di curare o meno il tumore al polmone. In effetti, le persone anziane sono in grado di tollerare la chemioterapia altrettanto bene delle loro controparti più giovani e hanno una migliore qualità di vita dopo l’intervento chirurgico.
Mito n. 13: La diagnosi di tumore al polmone significa morte certa
Il fatto
Il tasso di sopravvivenza per il cancro ai polmoni non è molto incoraggiante. Inoltre, la maggior parte delle persone riceve la diagnosi di questa malattia in uno stadio in cui non è possibile una cura. Detto questo, il cancro è certamente curabile, se non guaribile. Il trattamento non solo allunga la vita, ma aiuta a gestire meglio i sintomi e migliora la qualità della vita dopo la diagnosi.