Esercizi per il cervello per rimanere mentalmente attivi

Parliamo sempre di allenare il corpo. Ma che dire del cervello, l’organo più complesso e importante? È responsabile di tutto ciò che facciamo, diciamo e sentiamo. Anche quando si dorme, il cervello è al lavoro.

Il cervello diventa più forte quanto più lo si usa. Infatti, svolgere attività mentali è uno dei modi migliori per rallentare il declino cognitivo, una parte naturale dell’invecchiamento. Inoltre, eviterete la demenza, un termine generale che indica i sintomi della perdita di funzioni mentali. Ciò accade quando i neuroni, o cellule nervose, muoiono o smettono di funzionare, o hanno difficoltà a comunicare.

La demenza colpisce il 50% delle persone di 85 anni e oltre, ma non è normale. È possibile prevenire la perdita di memoria, concentrazione e cognizione! La dieta e l’esercizio fisico sono fondamentali, ma lo è anche l’attività mentale. Ecco perché è così importante esercitare il cervello. Le opzioni sono infinite e rendono facile per chiunque sfidare la propria mente. E la cosa migliore? Può essere molto divertente, indipendentemente dall’età.

Realizzare progetti creativi

Per aiutare i neuroni a comunicare meglio, siate creativi. Può trattarsi di qualsiasi cosa, dallo scrapbooking al lavoro a maglia. Creando arte visiva, rafforzerete l’attività neurale e la resistenza psicologica. Non concentratevi sulla creazione di un capolavoro. Piuttosto, divertitevi! Sfidate voi stessi a sperimentare nuove tecniche ed esperienze, anche se non siete molto artistici.

Fare puzzle

Dalle parole crociate al sudoku, i puzzle sono l’allenamento cerebrale per eccellenza. Cercateli nei giornali o nelle librerie. Sul web è possibile trovare versioni stampabili gratuite o a basso costo. Una rapida ricerca su Google di “giochi per il cervello” o “esercizi per il cervello” vi farà trovare pagine di puzzle online. Se siete esperti di tecnologia, scaricate le applicazioni di giochi cerebrali sul vostro telefono e divertitevi.

Imparare una nuova lingua

Non è mai troppo tardi per imparare una nuova lingua. Certo, sarà difficile, ma è questo il punto. L’attività stimolerà il vostro cervello nel modo migliore. L’Associazione Alzheimer consiglia di frequentare corsi presso un’università o un centro sociale locale. Questo tipo di apprendimento formale e basato sulla classe farà miracoli per la salute del cervello.

Imparare una nuova abilità

Anche l’adozione di una nuova abilità farà lavorare il vostro cervello. Tutto ciò che serve è la curiosità e una mente aperta! Tra le idee divertenti ci sono la calligrafia, la ceramica e la decorazione di torte. Le biblioteche e i centri sociali ospitano spesso corsi creativi per adulti. Per imparare qualcosa di nuovo comodamente da casa, guardate i tutorial online.

Leggete qualcosa

Sì, è così semplice. L’Associazione Alzheimer suggerisce di prendere materiale di lettura di alto livello per coinvolgere la mente. Visitate la biblioteca o la libreria dell’usato. Anche la lettura di siti web educativi, come Probesto, farà girare la testa!

Scrivere su un diario

Scrivere un diario è una delle forme più economiche di terapia. Riducendo l’ansia, si protegge il cervello dagli effetti nocivi dello stress. Accendete il cervello usando degli stimoli. Ad esempio, scrivete ogni giorno per cosa siete grati. Secondo uno studio pubblicato su Psychosomatic Medicine, questa abitudine riduce l’infiammazione e previene le malattie croniche.

Cucinare regolarmente

Cucinare è più coinvolgente di quanto si pensi. Ogni volta che si collega un passaggio all’altro, il cervello si “allena”. Inoltre, si è costretti a concentrarsi su dettagli come affettare, caramellare e saltare in padella. Per una vera sfida, provate una nuova ricetta. Scegliete un piatto con tecniche o ingredienti che non avete mai usato. Il vostro cervello e il vostro stomaco ne saranno felici.

Non dimenticate di mantenere anche una vita sociale. Trovate il tempo per gli amici, anche se siete molto impegnati. Rimanendo socialmente attivi, potete ridurre il rischio di depressione, disabilità e demenza.